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Dimezzate in 5 anni le adozioni internazionali in Italia

L’adozione internazionale si trova ad affrontare la crisi peggiore della sua storia. Il numero di bambini stranieri adottati in Italia ha subito nell’ultimo quinquennio,dopo il picco del 2010 con 4.130 minori autorizzati all’ingresso nel nostro Paese, “un vero e proprio crollo,secondo un trend che e’ destinato a spazzare via definitivamente questa forma di accoglienza, pregiudicando il diritto di ogni bambino a crescere in una famiglia”, secondo quanto dichiarato da AIBI, Amici dei bambini.

Il 2014 si chiude, infatti, con il 30% in meno delle adozioni rispetto al 2013, che diventano il 50% rispetto al 2010. Si parla così di circa 2 mila adozioni rispetto alle 4.130 del 2010. I numeri vengono dalle proiezioni stilate sulla base dei dati pubblicati da alcuni enti sui propri siti istituzionali, come indicato dalle linee guida della CAI, (Commissione Adozioni Internazionali) e da riscontri avuti dai Paesi di origine dei bambini adottati. “Cifre drammatiche che riflettono una tendenza in caduta libera di un settore che, invece, dovrebbe essere sostenuto e supportato in ogni modo e con ogni strumento” continua l’associazione.

Le realtà più colpite sono l’Etiopia,la Federazione Russa e la Repubblica Democratica del Congo: nella prima gli iter adottivi vanno fortemente a rilento; in Russia, a settembre scorso, in occasione di un seminario a Mosca, l’autorità’ russa ha evidenziato che rispetto al precedente anno si e’ passati da circa 2 mila adottabili per l’adozione internazionale a mille. In Congo la situazione è ancora ferma al blocco delle adozioni dal settembre 2013. Situazione che non migliora in Cambogia, passata dalle 554 adozioni del 2011 alle 179 del 2013 e ancora non ha ripreso l’attività’ e l’Ucraina passata dai 297 bambini accolti dalle famiglie italiane nel 2011 ai 146 nel 2013.
E’ inoltre probabile che per il 2014 questi dati subiranno un ulteriore calo.

Fonte: DIRE – Notiziario Minori, 13 febbraio