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Concluso il primo quadrimestre del progetto Nuovi Orizzonti in Burkina Faso, sostenuto con i fondi 8×1000 della Chiesa Valdese

Avviato il 1 dicembre 2020 attraverso la collaborazione tra PPM e il partner locale AJER-FS, il progetto Nuovi Orizzonti, finalizzato alla riabilitazione psico-sociale e al reinserimento socio-economico di quaranta minori di strada di Ouagadougou, ha visto svolgersi le seguenti attività nel corso del primo quadrimestre:

1. Definizione degli assetti gestionali delle organizzazioni partner: Individuazione del personale operativo, stipula contratti, stesura lettere di incarico

2. Realizzazione della missione di avvio progetto dal 10 al 19 dicembre 2020

3. Presentazione del progetto agli stakeholders consistita in una giornata di presentazione con proiezione di slide seguita da discussione

4. Formazione degli operatori del progetto: due giorni di formazione sul tema dell’apprendimento cooperativo

5. Acquisizione e allestimento del Centro di accoglienza: stipula del contratto di affitto di due palazzine limitrofe, una adibita alle attività operative e amministrative, l’altra ad ospitare i beneficiari. Equipaggiamento e fornitura di oggetti personali.

6. Definizione e organizzazione delle attività amministrative

7. Reclutamento degli artigiani formatori e delle famiglie di accoglienza: al momento l’AJER-FS dispone di 26 persone pronte a collaborare alla presa in carico dei minori, in particolare di 18 artigiani formatori e 8 famiglie di accoglienza, adeguatamente formati

8.  Organizzazione della vita dei minori nel centro: consegna ad ogni beneficiario di un un kit composto da una tovaglia, coperte, uno spazzolino da denti e dentifricio, sapone, un asciugamano per la doccia , un secchio e degli indumenti; illustrazione del regolamento interno, costituzione di piccoli gruppi di dieci beneficiari per camerata. Fornitura di tre pasti al giorno: colazione dalle 6 del mattino, pranzo a mezzogiorno, cena alle diciannove. Dopo cena gruppo di parola con resoconto della giornata. Le attività ricreative comprendono giochi di società e competizioni sportive. Partite di calcio con i ragazzi del quartiere la domenica, dopo l’igiene personale.

9. Assistenza sanitaria primaria: acquisto di una cassetta di pronto soccorso per curare piccole ferite, cefalee, disturbi della digestione e  influenze.

10. Corsi di alfabetizzazione: si svolgono tutti i sabati dalle 8 alle 12 allo scopo di fornire ai beneficiari descolarizzati nozioni di base che li mettano in grado di compiere misurazioni, compilare ricevute, tenere libri di cassa.

11. Valutazione dei beneficiari:         

Durante le prime due settimane di progetto nel dicembre 2020, effettuati colloqui individuali  e di gruppo con ciascun beneficiario per valutare le loro motivazioni a lasciare la strada e individuare le scelte formative. I corsi preferiti sono risultati la meccanica  due ruote, la falegnameria, taglio e cucito, la tappezzeria, la serigrafia e la scolarizzazione per quelli con meno di 14 anni.

12. Formazione nella meccanica a due ruote: La formazione effettuata in collaborazione con il partner Bambini nel Deserto che ha accolto 12 minori dai dodici ai 18 anni .nella struttura di Garage Italia. All’interno della struttura i minori ricevono una formazione ulteriore in informatica, in disegno artistico, saldatura, verniciatura di moto e in alfabetizzazione. Beneficiano inoltre di un supporto psicosociale fornito da uno psicologo e da un assistente sociale.

13. L’inchiesta sociale:                                                                                            

Condotta dalla psicologa e dall’assistente sociale è finalizzata ad approfondire le situazioni specifiche di ciascun beneficiario e facilitare la collaborazione con gli educatori anche al fine del ricongiungimento con le famiglie. D oggi i parenti o i genitori di 12 minori sono stati identificati e contattati. 

14. Presa in carico psicologica: Colloqui individuali da parte della psicologa per valutare la condizione emotiva, sociale e psicologica dei beneficiari. Alla fine di marzo i minori consultati erano 18. Per ciascuno di loro è stata compilata una cartella clinica che verrà aggiornata nel corso del tempo.

15. Risultati raggiunti:

1. I beneficiari, grazie a una adeguata scansione dei tempi della giornata, iniziano a manifestare cambiamenti comportamentali significativi.

2.  Consumazione di pasti regolari in orari stabilizzati, ove nella vita di strada mangiavano occasionalmente e disordinatamente quando trovavano del cibo.

3. Miglioramenti sul piano dell’igiene individuale e della cura dell’abbigliamento

4. Buona coabitazione tra i beneficiari e i ragazzi del quartiere, soprattutto attraverso le partite di calcio domenicali.

5. Avviati ricongiungimenti familiari per sedici minori

6. Instaurazione di rapporti positivi con gli artigiani formatori